Qualche mese fa abbiamo preso un grande spazio a Roma Centocelle: l’abbiamo chiamato Post Ex.
Post Ex ed altri artist run spaces romani, con tanta passione e impegno, stanno facendo rifiorire la cultura e la sperimentazione artistica nella capitale.
In questo articolo per Espoarte, Maria Vittoria Pinotti racconta quello che sta succedendo sulla scena artistica romana.
“… Così, nel considerare il momento del confronto come forma di apertura dialettica, nel luglio 2020, nel quartiere di Centocelle trova spazio Post Ex. Si tratta di un seminterrato esteso per 1100 m2, una superficie molto ampia che ospita 9 artisti permanenti, 1 project space e 2 guests.
Una forma di spazio indipendente, in altri termini, che si cifra nel motto Art’s for art sake, l’arte per lo scopo dell’arte e per la sua disinteressata bellezza, attraverso uno scambio attivo di sinergie costruttive. La cifra identitaria del gruppo artistico si rispecchia nel seguente pensiero: «Il nostro è un progetto aperto ed in divenire, senza alcune scadenze. Post Ex è un luogo di incontro e di scambio per artisti, critici, curatori. Abbiamo in programma la creazione di una zona studio, dedicata al momento del confronto che crediamo sia l’attività pulsante di questo luogo».
Un elemento comune tra tutte le realtà indipendenti è proprio la politica del “Do it Yourself”, predominante sia per una questione pratica che ideologica. Gli artisti, oltre ad essere tali nell’accezione creativa del termine, sono anche Artifex, da intendersi come nel senso medievale del significato. Ovvero costoro hanno a che fare con un complesso di cognizioni tecniche non prettamente intellettuali, infatti se chiamati a svolgere lavori che richiedono una manualità complessa, come la cura e riqualificazione dello spazio in cui lavorano ed espongono, non si lasciano intimidire, anzi sono pronti ad agire…”
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